Doveva essere un incontro atto a finalizzare i pericoli, i rischi e i drammi ai quali si può andare incontro utilizzando i fuochi d’artificio illegali (becera tradizione che trova il suo momento di maggior ‘sfogo’ durante le festività natalizie), si è trasformato in un intenso botta e risposta con le forze dell’Ordine. Protagonisti gli allievi delle prime classi degli Istituti Tecnici (Industriale ed Aeronautico) e il Reparto Operativo Artificieri del Comando Provinciale di Caserta. Una lezione molto motivante contornata da una raffica di domande arrivate dalla platea ai relatori dell’incontro (il Capitano del Comando di Maddaloni, Giuseppe Nardò, il Maresciallo Antonio Cuozzo e il brigadiere Pasquale Diana), con tanti i temi sviluppati. Non solo la prevenzione ai botti, ma tante riflessioni sulla cronaca quotidiana. La lotta serrata alla microcriminalità, alla droga e al racket, ma anche argomenti che riguardano da vicino i giovanissimi come il bullismo e la violenza sulle donne.I Carabinieri ‘Artificieri’, saliti in “cattedra”, hanno illustrato agli alunni quali sono i fuochi pirotecnici di libera vendita ed impiego, le modalità di accensione ed i pericoli derivanti da essi.
Durante l’incontro sono stati mostrati anche alcuni video che hanno dato il senso di quanto possano essere pericolosi questi ‘botti’, soprattutto quelli confezionati artigianalmente e privi di ogni sicurezza. Inoltre, si è provveduto ad illustrare tutti i tipi di botti “illegali”, facendo comprendere agli studenti la composizione della miscela esplosiva, i riferimenti normativi da applicare a coloro che fabbricano, vendono, acquistano e detengono botti illegali, i danni provocati dagli stessi sulle persone e la pericolosità degli stessi in quanto equiparati a veri e propri ordigni esplosivi.
