In riferimento al dispositivo di sentenza emesso dal Collegio A del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal dott. Orazio Rossi, che vede la condanna di 4 educatori della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, mi corre l’obbligo, in qualità di Commissario Straordinario dell’Ente calatino, di ribadire che i fatti accaduti, oggetto di condanna, si sono verificati nell’anno 2009, allorquando l’Istituzione maddalonese veniva gestita dalla Congregazione dei Padri Legionari di Cristo e che la docente Maria Iesu, anch’essa condannata in primo grado, non è stata mai una dipendente della Fondazione. La stessa, infatti, prestava servizio presso la scuola media “statale” dell’Istituto Comprensivo Maddaloni 1, che all’epoca dei fatti era ubicata nelle aule di proprietà della Fondazione. Dal 2014 in poi, la Fondazione è stata commissariata dalla Regione Campania. Dal 16 ottobre del 2015, l’Ente campano ha individuato la mia persona quale nuovo Commissario Straordinario e da quel momento la Fondazione tutta si è esclusivamente occupata e si continua ad occupare, con spirito di servizio, in totale trasparenza e nel rispetto della legge, della difesa degli interessi dell’Ente e della risoluzione dei problemi più urgenti che ancora attanagliano l’Istituzione. Tali problemi, come è ben noto, sono il frutto della precedente gestione legionaria – che sulla base dei risultati non si può che definire irresponsabile – che ha condotto la Fondazione al dissesto. Al riguardo, giova evidenziare anche, che in un anno e mezzo di attività, dopo ben 13 anni di disavanzi piuttosto importanti, è stato raggiunto il pareggio di bilancio e, grazie ad una politica mirante alla sana ed oculata gestione delle risorse, si è assicurato ai lavoratori la regolare erogazione degli emolumenti. Serve altresì sottolineare che nel mese in corso è stato presentato il cosiddetto “Piano di rientro” tuttora all’esame della competente Autorità Giudiziaria. Non si è in grado, ad oggi, di prevedere quali saranno le determinazioni della medesima Autorità Giudiziaria, tenuto conto peraltro che la massa debitoria è imponente; certamente possiamo affermare di avere tutti quanti – Ente Regione che ha finanziato il progetto, lavoratori, Commissario Straordinario – profuso con grande passione e determinazione il massimo impegno. A fronte di tali doverose precisazioni, l’attuale gestione commissariale, sempre nel rispetto rigoroso della Legge, continuerà ad operare per il rilancio dell’Opera e per la progettazione di un futuro senza ombre. In tale contesto, le condanne a carico dei quattro educatori non andranno a scalfire il regolare funzionamento della Fondazione, tutta protesa alla salvaguardia del benessere dei propri assistiti e dei propri studenti, nonché alla prevenzione del rischio coinvolgimento in attività “non pulite” e di abbandono scolastico.