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Villaggio dei Ragazzi
"Don Salvatore D'Angelo"

La Fondazione

Don Patriciello e la forza dei giovani: l’abbraccio del Villaggio al prete coraggio (accedi alla photogallery all’interno)

 

Un urlo, un boato, un’unica grande voce. Forte, intensa, radicata. Gli studenti del Villaggio dei Ragazzi acclamano don Maurizio Patriciello, seguono con attenzione la lotta senza paura del sacerdote napoletano e chiedono a gran voce di conoscere le amare verità che si nascondono dietro la ‘Terra dei Fuochi’. Il convegno organizzato dalla Fondazione vede una Sala Chollet gremita all’inverosimile con la folta rappresentanza delle scuole superiori del Villaggio, cittadini e tantissime autorità politiche, militari e religiose. Il sindaco di Maddaloni, Rosa De Lucia in prima fila insieme al prof. Paolo Bidello assessore all’ecologia e all’ambiente della Provincia di Caserta. Poi ancora il prof. Paolo Mesolella del Provveditorato agli studi di Caserta, la dott.sa Renata Catalano, Commissario di Polizia di Maddaloni, il dott. Alfonso Piscitelli sindaco di Santa Maria a Vico. Ma i veri protagonisti sono i giovani del Villaggio, che come ha più volte sottolineato don Patriciello, ‘sono i frutti di un albero curato con la massima attenzione. Da don Salvatore d’Angelo prima, da padre Miguel Cavallè e dai presidi oggi’. Tantissime le domande rivolte al simbolo della lotta ai rifiuti tossici da parte degli studenti, con Aldo Balestra (direttore della redazione casertana de ‘Il Mattino’) a moderare una partecipazione pulsante e costante da parte della platea. Di grande coraggio e condivisione sono stati anche gli interventi del prof. Antonio Marfella dell’Istituto Pascale di Napoli e del prof. Pino Comella (Associazione Medici per l’ambiente) che hanno raccontato la loro lotta all’omertà e alle istituzioni. Molto seguita anche la relazione con supporto video del dott. Michele Castaldo, referente Assocanapa, che ha illustrato meticolosamente i vantaggi e i benefici della canapa in termini di bonifica del territorio. Unanime il responso del prof. Comella e di don Maurizio Patriciello agli studenti: “Ancora nulla è perduto. Venti anni di scempi si possono recuperare, ma è necessario che tutti inizino a prendersi le proprie responsabilità. Ai giovani, ovviamente, l’arduo compito di dare un segnale forte alla nostra terra martoriata da abusivismo e potere corrotto. Terra dei Fuochi è Terra Nostra!

 

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