Nella splendida cornice dell’auditorium Chollet della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, venerdì 13 Novembre 2015, hanno completato i loro percorsi di studio, con la discussione delle tesi finali, gli allievi della Scuola Superiore Universitaria per Mediatori Linguistici della Fondazione. Erano presenti numerosissimi amici, genitori e parenti dei neo-laureati, Rosaria Traetto e Francesca Crocco, entrambe provenienti da Caserta e assistite per l’occasione dal prof. Roberto Genna (vice direttore dell’SSML) e della prof. Mercedes Fernandez Munoz. La dottoressa Traetto ha presentato una tesi ricca di contenuti e contributi video dal titolo: “Traduzione audiovisiva e sottotitolazione”, la dottoressa Crocco, invece, una tesi proiettata al futuro dal titolo: “La traduzione nel terzo millennio. Uomo contro Macchina: chi avrà la meglio? ”. A completare la Commissione esaminatrice, il direttore della Scuola Universitaria per Mediatori Linguistici, prof. Cosimo Palagiano, i professori Paolo Paumgardhen (componente Ministeriale), Filomena Schettino, Maria Carmela Lubrano, Giorgia Iovane e Michela Mattei. “L’organizzazione dell’evento – sottolinea il Generale Giuseppe Alineri, Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi – che avviene in un momento di difficoltà dell’Istituzione maddalonese, assume un significato particolare e specifico, ovvero di rinascita, di rilancio e di continuo perfezionamento di tutte quelle attività che ruotano attorno a questa magnifica Opera. Nella Fondazione si è voluto dare giusto risalto a questo momento accademico in quanto la professionalità e la specificità dell’insegnamento delle lingue sono da sempre gli elementi distintivi dell’offerta didattica della Scuola Universitaria per Mediatori Linguistici (SSML) del “Villaggio”.
La mediazione linguistica si rivela, dunque, una carta vincente in un mercato del lavoro che si sta dirigendo, sempre più, verso percorsi formativi multilinguistici e multiculturali in grado di facilitare l’ingresso dei giovani universitari nel mondo del lavoro, dove il tasso di disoccupazione raggiunge livelli spaventosi. Il nostro compito – continua il Generale della Guardia di Finanza – deve essere quello di guidare loro, mettendoli nelle condizioni ideali da un punto di vista formativo, istruttivo, ed educativo. Un obiettivo – conclude Alineri – che una struttura moderna, quale è la Fondazione, non può che considerare di primo piano”.