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Villaggio dei Ragazzi
"Don Salvatore D'Angelo"

Comunicati Stampa, La Fondazione

Maggio di ospiti ed eventi nel ricordo di don Salvatore. Forum sulla legalità con il Procuratore Antimafia, Franco Roberti

In occasione del 16° anniversario della dipartita di don Salvatore D’Angelo (30 maggio 2000 – 30 Maggio 2016), la Fondazione tutta si appresterà a ricordare la grande figura del suo Fondatore con una serie di iniziative. Saranno invitati a partecipare ad esse tutti coloro che hanno conosciuto l’Opera di don Salvatore e ne hanno apprezzato i frutti presenti  tutt’oggi nell’Istituzione maddalonese. Nell’ambito di tali iniziative  il giorno 7 maggio si terrà la proiezione del film: “Solo Dio mi fermerà”. La  pellicola  sarà proiettata al Villaggio dei Ragazzi e la sua visione sarà aperta agli studenti del  biennio degli Istituti/Licei della Fondazione ed alla cittadinanza tutta che vorrà intervenire. Il giorno 30 Maggio, si terrà la celebrazione di una Santa Messa, mentre il 3 giugno,  sarà la volta dell’ incontro-dibattito tra il Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Franco Roberti, e gli studenti del triennio che frequentano gli Istituti/Licei della Fondazione sul tema: “Libertà e legalità: un vincolo indissolubile”. Per fine Maggio, invece, è prevista la visita  al “Villaggio” di Stefano Andreotti, terzogenito dell’ex-senatore a vita Giulio Andreotti. “E’nostra forte intenzione – afferma il Generale Giuseppe Alineri, Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi – sottolineare con queste iniziative l’importanza della memoria di chi ha dedicato tutta la vita al sostegno materiale e  soprattutto spirituale dei più deboli e bisognosi”. “L’esempio offerto da don Salvatore D’Angelo – continua il Generale Alineri – acquista ancora più valore nell’attuale situazione di grave crisi economica e sociale. Il Suo ricordo, infatti, deve rappresentare per tutti uno stimolo per l’affermazione di un rinnovato corso fondato sulla solidarietà, sullo spirito di servizio e sull’orientamento al bene comune per la costruzione di un futuro migliore. Il modo più efficace per commemorare don Salvatore è dunque quello di operare diuturnamente ed in silenzio per la rinascita del Suo Villaggio. I veri amici del Villaggio sono, infatti, quelli che operano in silenzio e concretamente. Le opere si misurano con i numeri e non con le parole”. “Ricorderemo, dunque, don Salvatore – conclude Alineri –  con affetto e gratitudine per aver lasciato a noi un’Opera in continua evoluzione, sempre più al servizio dei giovani e in grado di guardare al futuro anche attraverso i suoi insegnamenti che vivranno sempre in tutti noi”.

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