Chiesa della Basilica del Corpus Domini di Maddaloni gremita questa mattina dagli studenti di tutte le scuole della Fondazione Villaggio dei Ragazzi per il tradizionale “Precetto pasquale”. Gli allievi dell’Opera maddalonese, fondata 70 anni fa dal sacerdote Don Salvatore d’Angelo, unitamente ai docenti ed ai dirigenti scolastici, Giovanna D’Onofrio e Pietro Napolitano, hanno vissuto un momento di intensa preghiera a pochi giorni dalla Pasqua. Il Sacro Rito è stato officiato da S.E.Mons.Rev.mo Giovanni D’Alise, Vescovo di Caserta e concelebrato da Don Enzo Carnevale, Parroco della Chiesa di Sant’Aniello Abate e Rettore della Basilica Minore del Corpus Domini di Maddaloni, da Padre Andrea L’Afflitto della Chiesa dell’Annunziata, da Don Antimo Vigliotta, Parroco della Chiesa di Santa Margherita della città calatina. Presente il dott. Felicio De Luca, Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. Durante l’Omelia, il Vescovo D’Alise ha affermato la necessità di chiedere un intervento particolare al Signore, affinché salvi questo “Punto Luce” del territorio, minato forse da peccati di omissione, ma anche caratterizzato dallo sforzo di tante persone che credono fortemente in una sua rinascita. “La forza di rialzarsi, ha affermato il Pastore della Chiesa casertana – viene solo da Gesù, che è l’unico che non inganna. Se il Signore non ci aiuta, allora gli uomini non ci aiuteranno. Io, però, da uomo di Fede non ho perso mai la speranza perché lì dove gli uomini non vedono le strade, Dio trova le sue autostrade”. Il Vescovo, altresì, ha ringraziato il Commissario Straordinario De Luca per tutte le energie e gli sforzi che sta profondendo per la salvezza dell’Opera, invitandolo a non perdersi di coraggio. Ha poi chiesto alla Comunità tutta di sostenerlo in questa difficile missione. Prima del termine della Cerimonia, è intervenuto il dott. Felicio De Luca, Commissario Straordinario della Fondazione, che ha ringraziato il Vescovo per aver accolto l’invito a celebrare con la disponibilità e la premura che lo distinguono, nonché per la sensibilità sempre mostrata nei confronti della Fondazione e delle sue problematiche. Altresì, i sacerdoti concelebranti. “La Festa che ci accingiamo a trascorrere è Festa di Resurrezione, di Rinascita e di Rinnovamento” – ha dichiarato De Luca. “Il mio pensiero, dunque, – ha proseguito il Commissario Straordinario – non può non andare che a questa meravigliosa Opera, cui auguro, sinceramente, di rinascere, di risorgere e di allontanarsi sempre più dalle difficoltà e dai disagi che l’attanagliano. Sono stati e saranno mesi difficili per le maestranze, per i collaboratori e per me stesso ma questo non mi spaventa, perché il mio unico obiettivo è e continuerà ad essere quello di salvare e rilanciare un Ente che per più di 70 anni è stato, ed è, un modello socio-assistenziale e formativo di un intero territorio, oltre che simbolo di sviluppo ed emblema di una città intera. Con lo spirito battagliero che mi accompagna fin da ragazzo e con l’aiuto indispensabile della Divina Provvidenza, oltre che delle istituzioni finanziatrici e giudicanti, ho la forte e ferma volontà di trovare soluzioni capaci di garantire un futuro, non semplicemente provvisorio, per un’Opera dalla quale dipendono tante famiglie e tanti ragazzi” – ha proseguito l’amministratore dell’ente calatino. “In questo contesto e lo dico chiaramente – ha concluso De Luca – considererò amici del Villaggio solo coloro che concretamente manifesteranno la volontà, facendo anche mille passi indietro rispetto ad un passato recentissimo, di contribuire sostanziosamente a salvarla da un eventuale liquidazione che creerebbe, ripeto, gravi ripercussioni ai ragazzi con le loro famiglie, ai lavoratori e alle famiglie dei lavoratori, nonché all’indotto ad esso collegato. Solo così si potrà garantire la serenità agli studenti, ai lavoratori ed alle loro famiglie, che vanno protette da ogni insidia”.